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Le malattie dei pappagalli


La prevenzione

Un vecchio proverbio, ma sempre attuale, recita “chi parte bene è a metà dell’opera”, ed anche l’acquisto di un pappagallo, soprattutto se di un certo valore, è sempre un momento, oltre che emozionante, anche di prima valutazione del soggetto. Occhi socchiusi, torpore, penne arruffate, ferite e quant’altro possa dare adito a considerare il soggetto non fisicamente a posto, va preso nella giusta considerazione. E’ bene partire con animali che sin dall’inizio non presentano problematiche rilevanti che possano pregiudicarne la salute futura.

Quindi, la prima osservazione da fare è quella che il nostro soggetto sia bello nel piumaggio e vispo nei movimenti. Ma c’è una cosa che gli uccelli in genere hanno, ovvero la tendenza, rispetto agli altri animali domestici che conosciamo come cani, gatti, conigli, che è quella di mascherare la sintomatologia di alcune malattie. Esse saranno messe in evidenza solo quando la malattia avrà raggiunto un livello di gravità molto alto, tale per cui sarà più difficile intervenire, e che spesso, purtroppo, ormai in stato così avanzato da pregiudicarne anche una eventuale cura. Sembra che tale ritardo nel mostrare i sintomi sia dovuto ad un comportamento naturale che hanno nel loro ambiente. Il motivo è quello di dare ad un eventuale predatore la parvenza di non essere malato, e quindi di essere una facile preda, bensì apparire comunque come un soggetto in ottima forma e prestanza fisica e quindi tale da poter sfuggire ad un eventuale attacco.

Per poter intervenire in tempo è quindi necessario, sia da parte di noi allevatori che da quella di chi detiene un pappagallo come animale domestico in casa, dover essere in grado di recepire quei segnali, spesso minimi se non addirittura quasi impercettibili, che ci portano ad agire in tempi stretti, grazie al supporto del nostro veterinario aviario di fiducia, che ci indirizzerà verso l’intervento da adottare per la risoluzione della patologia in atto instaurando la terapia specifica.

Dopo aver detto ciò, una volta aver accettato in famiglia il nuovo arrivato, sarà comunque necessario non trascurare ogni elemento che possa essere interpretato come diverso dal suo abituale comportamento, non solo per quanto riguarda il suo benessere fisico ma anche per quello che riguarda il suo modo di comunicare con le persone. Se lasciato troppo spesso solo potrebbe anche annoiarsi e cadere nel tunnel dell’autodeplumazione, e la sofferenza di essere trascurato potrebbe anche fare di peggio. Si raccomanda quindi, prima di acquistarne uno, di prendere coscienza sull’importanza di tenere il pappagallo nel migliore dei modi, sia per quanto riguarda l’alimentazione, sia per quello che concerne il suo adattamento alla vita sociale della famiglia che lo ospiterà.

Dopo l’acquisto è buona cosa portare il pappagallo ad un controllo veterinario, anche se sembra essere tutto a posto, per avere il parere da un professionista sulle condizioni di salute dell’animale, e sarà egli stesso che poi vi dirà come procedere per eventuali controlli di routine ed esami specifici. Il vet oltre al controllo visivo che permetterà di escludere le patologie macroscopiche o clinicamente visibili, controllerà anche il peso dell’animale, che dovrà essere compreso nel range fisiologico della specie acquistata, ed eventualmente nel caso ritenga necessario, anche un esame del sangue e delle feci per scongiurare patologie parassitarie, nonché i test per le principali malattie virali.

 


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