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Principali caratteristiche della specie

 

ARATINGA SOLSTITIALIS    (conuro del sole)

Famiglia: Psittacidi
Ordine: Psittaciformi
Genere: Aratinga

Descrizione:
Il conuro del sole ha un piumaggio generale di colore giallo. Più dettagliatamente il petto e il dorso sono gialli mentre il colore del capo e del ventre è arancio. Le penne copritrici, sia primarie che secondarie, sono verdi, mentre le remiganti sono verdi  con la punta azzurra. La coda è verde-blu. Gli occhi, con iride di colore marrone, sono circondati da un anello perioftalmico nero e da un largo anello bianco. Il becco e le zampe sono grigio scuro.

Distribuzione:
Vive in un vasto areale comprendente la parte nord-orientale del Sudamerica, la parte sud-orientale del Venezuela, la Guyana, le regioni a nord-est del Brasile. La specie, secondo BirdLife International, sembra essere minacciata in natura a causa di decenni di pesanti prelievi in natura per il suo commercio come animale domestico. Sconosciuta in Europa fino al 1971, da allora è allevata in cattività e riprodotta con successo.

L’allevamento:
Il conuro del sole è un pappagallo che si può allevare abbastanza facilmente, anche perché è abbastanza robusto ed adattabile all’ambiente in cui lo si porta, chiaramente con le accortezze che un allevatore conosce bene. E’ dotato di voce forte che comunque fa sentire soprattutto al mattino presto, nel tardo pomeriggio e chiaramente quando è spaventato.
In allevamento le coppie di conuri sono territoriali ed aggressive, ma in natura sembra che nidifichino sia in coppie isolate che in colonia, dove pare abbiano addirittura una riproduzione di tipo cooperativo, ovvero quando i piccoli escono dal nido vengono nutriti non solo dai genitori ma anche dagli altri adulti della colonia.
Da tenere in considerazione il fatto che ama rosicchiare, quindi in voliera prenderà di mira soprattutto il legno del nido e dei posatoi, e se tenuto libero in casa tutte le cose che lo incuriosiscono, come le stanghette degli occhiali quando si posa sulla spalla oppure gli orecchini, gli orologi, le collane e i braccialetti, ecc.
Gli esemplari nati in cattività in voliere esterne sono molto robusti, e resistono a temperatura esterne anche sotto i zero gradi senza problemi, con l’accortezza di rivestire comunque tali voliere con ombreggianti o fogli di cellophane che mitigano la temperatura rendendoli non direttamente esposti a folate di vento gelido.

Si nutre, come tutte le Aratinga, di frutta, semi, noci e bacche; in più sembra che questa specie integri la dieta con molti fiori.

La riproduzione:
La femmina depone normalmente 3-4 uova, eccezionalmente di più. Il periodo di cova, che inizia dopo la deposizione del secondo uovo, è di circa 23 giorni. I piccoli si involano a circa un paio di mesi.
Le cure parentali vengono prodigate da entrambi i genitori, ed in quel periodo sono molto vigili sui piccoli. Basta un controllo nel nido per far scatenare un piccolo putiferio.
Nel corso dell’anno si ha più di una covata, indipendentemente dalla stagione.
La tipologia dei nidi per l’allevamento del conuro del sole, ma anche di altre aratinga, è abbastanza unificata, pur lasciando spazio a varianti. Quelli presenti nel mio allevamento sono verticali, con base 32x32 cm ed altezza 50 cm. Il foro per l’ingresso al nido è di circa 8 cm ma ci penseranno poi i conuri stessi a “ritoccarlo” secondo le loro esigenze. Lo sportellino per l’ispezione al nido è posteriore.
Nel mio allevamento ogni coppia ha a disposizione un nido durante tutto il periodo dell’anno, onde poterlo utilizzare, come in natura fanno con le cavità degli alberi, come ricovero notturno. Un esempio di uno dei nidi da me costruiti lo trovate nell’apposita sezione del “Fai da te”.
Pur lasciando ad ognuno spazio alla fantasia, il nido deve fondamentalmente essere costruito per dare una sicurezza alla coppia, quindi se verticale abbastanza profondo, orizzontale preferibilmente a doppia camera.
L’interno sarà riempito per almeno una ventina di cm di truciolato ventilato e depolverizzato. Io utilizzo quello che si usa nell’allevamento degli equini, ottimo sotto tutti i punti di vista.
Anche i novelli utilizzeranno tale nido per il riposo, ma bisognerà avere l’accortezza, una volta svezzati, di toglierli dalla medesima voliera dei genitori. Questo perché, essendo presente il nido tutto l’anno, avranno sicuramente il desiderio di accoppiarsi nuovamente, il che li inducerà a ritenere la prole come un terzo incomodo, e quindi la sopprimerà. Togliendo il nido questo problema chiaramente non si presenterà.

Questa specie di aratinga è oggi abbastanza diffusa negli allevamenti, sia italiani che stranieri, ma il loro costo è superiore a quello di altre tipologie di conuri.

Se desideri un conuro del sole allevato a mano:
Per prima cosa è necessario essere a conoscenza dell’impegno che un pappagallo allevato a mano comporta.
Il conuro del sole, per la sua particolare colorazione ma anche per la sua particolare dolcezza come animale domestico, risulta essere, insieme a qualche altra specie di pappagalli, uno dei più richiesti.
E’ molto socievole, e una volta stabilito un feeling con la persona sembra essere la sua ombra. Possono diventare gelosi di altri animali domestici presenti in casa, e tendono a preferire una persona rispetto ad un’altra.


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