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Il genere Pyrrhura

Il genere Pyrrhura


   Al genere Pyrrhura appartengono venti specie di parrocchetto di taglia medio-piccola, attorno ai 24 cm, caratterizzati dalla presenza sulla gola e su parte del petto di una zona a scaglie, dovuta a penne verdi e brune bordate di chiaro che danno un effetto bruno-ocra dorato, e da uno scudo sulla parte bassa del petto di colore granata. Non presentano alcun dimorfismo sessuale evidente. Alcune specie sono allevate in cattività facilmente, seppur diffuse solo presso pochi allevatori amanti di questo particolare gruppo di pappagalli da voliera.

Di seguito una breve descrizione delle specie e relative sottospecie (fra parentesi la taglia in cm compresa la coda):

  • Pyrrhura albipectus Chapman, 1914 - parrocchetto collo bianco (24 cm)

   Affine al P. melanura. Da quest'ultimo si differenzia per il petto bianco privo di scagliature e per la zona periauricolare di colore arancio. Vive nelle foreste primarie del sud-est dell'Ecuador a un'altitudine tra i 1400 e i 1800 metri di quota.

  • Pyrrhura calliptera (Massena e Souancé, 1854) - parrocchetto petto bruno (22 cm)

   Anch’esso affine al P. melanura, si diversifica soprattutto per il bordo alare giallo e per un segno rosso dietro l'orecchio. Vive sulla Cordigliera delle Ande nella parte colombiana a quote tra i 1800 e i 3000 metri.

  • Pyrrhura cruentata (Wied, 1820) - parrocchetto gola blu (30 cm)

   Non ha la zona pettorale a scaglie presente in quasi tutti i Pyrrhura. Si tratta di un magnifico pappagallo con fronte, corona e nuca marroni, copritrici auricolari rossicce e gialle, guance verde chiaro, gola e parte del petto sfumate in azzurro, scudo addominale rosso come il groppone, segni rossi sulle spalle, remiganti blu, coda verde oliva, becco nero, iride bruna e zampe grigiastre.

   Vive nella parte orientale del Brasile, negli Stati di Bahia, Minas Gerais, Espírito Santo e Rio de Janeiro. È sull'orlo dell'estinzione a causa della distruzione delle foreste e per il fatto che le singole popolazioni, numericamente deboli, sono troppo distanti tra loro per potersi accoppiare con soggetti di ceppo diverso, il che comporta un notevole impoverimento genetico dovuto all'incrocio continuo fra parenti. In cattività sono presenti poche coppie che riproducono con difficoltà.

   Sopravvive in alcuni frammenti delle foreste che danno sull'Atlantico, tra i 400 e i 960 metri di quota, con sporadiche popolazioni distanti tra loro anche centinaia di chilometri. Di questa specie si sa pochissimo.

   Affine al parrocchetto gola blu, dal quale si differenzia per una colorazione molto meno brillante. Vive in una piccola area delimitata dalla Bolivia orientale, dal Nord del Paraguay e dalla regione del Mato Grosso nel Brasile sud-occidentale.

  • Pyrrhura egregia (Sclater, 1881) - parrocchetto spalle flammee (25 cm)

   Simile al parrocchetto di Santa Marta e affine per comportamento al parrocchetto pancia cremisi.

   Le sottospecie censite sono due:

  • P. e. egregia;
  • P. e. obscura (più scura nel piumaggio base).

   È completamente verde con la scagliatura tipica appena accennata e ha sulle ali gli stessi segni rossi e gialli della P. viridicata. Vive nelle foreste di montagna tra i 700 e i 1800 metri del Venezuela sud-orientale, della Guyana occidentale e in una ristretta area del Brasile nord-orientale.

  • Pyrrhura frontalis (Vieillot, 1818) - parrocchetto pancia marrone (26 cm)

È classificato con tre sottospecie:

  • P. f. frontalis, sottospecie nominale;
  • P. f. chiripepe, con colorazione generale più pallida e copritrici auricolari grigio-verdi;
  • P. f. kriegi, simile alla sottospecie nominale ma con lo scudo rosso più vistoso.
  • Pyrrhura griseipectus Salvadori, 1900 - parrocchetto petto grigio

   È endemico dello Stato del Ceará, nel Brasile nord-orientale, e vive solamente su pochi monti dove può trovare ancora foreste piuttosto umide ed aree boschive, in una regione altrimenti dominata dall'arida caatinga.

   Fino a poco tempo fa era ritenuto una sottospecie del parrocchetto guance bianche. La divisione da questa specie è stata effettuata sulla base dell'areale distinto e di piccole differenze nella colorazione della corona, delle copritrici auricolari e del petto. Un recente studio basato sull'analisi del DNA mitocondriale, tuttavia, non è riuscito a riscontrare differenze tali da giustificare lo status di specie distinta dal parrocchetto guance bianche, mentre invece ha confermato la validità di specie vera e propria del parrocchetto di Pfrimer.

   Questo pappagallo è classificato tra le specie in pericolo critico da BirdLife International, dato che è molto raro ed abita in una zona poco estesa. Si ritiene che ne rimangano meno di 250 esemplari adulti.

  • Pyrrhura hoematotis Souancé, 1857 - parrocchetto guance rosse (25 cm)

Questa specie è affine al P. melanura, da cui si diversifica per la colorazione rossa della zona periauricolare, per una ridotta estensione della scagliatura e per le remiganti blu.

   E’ censita in 2 sottospecie: P. h. hoematotis e P. h. immarginata. Vive sui monti a nord del Venezuela, tra i 1000 e i 2000 metri di altitudine.

  • Pyrrhura hoffmanni (Cabanis, 1861) - parrocchetto ali zolfo (24 cm)

   Affine al P. melanura, è classificato in due sottospecie, P. h. hoffmanni e P. h. gaudens. Vive nel sud della Costa Rica e nella zona ovest di Panama, tra i 1000 e i 2400 metri di quota.

  • Pyrrhura lepida (Wagler, 1832) - parrocchetto perlato (24 cm)

   Si presenta in tre sottospecie:

  • P. l. lepida, sottospecie nominale;
  • P. l. anerythra, simile alla precedente ma con petto, ventre e guance verdi con scarse sfumature azzurre;
  • P. l. coerulescens, simile alla lepida, ma con fronte e corona marroncine.

   Vive nel Brasile nord-orientale. La sottospecie lepida è diffusa dal Pará nord-orientale al Maranhão nord-occidentale, la coerulescens vive nel Maranhão orientale e centrale e la anerythra si incontra solamente nel Pará orientale.

   Il suo habitat naturale è costituito da fitte foreste primarie, tuttavia si adatta anche ad ambienti deforestati.

  • Pyrrhura leucotis (Kuhl, 1820) - parrocchetto guance bianche

   Simile al P. picta, questa specie si differenzia per la zona periauricolare bianca e per una maggiore diffusione dell'azzurro, colore presente anche sulla scagliatura tipica. Vive nel Brasile orientale, dal Bahia meridionale verso sud fino all'Espírito Santo e al Minas Gerais orientale. È stato introdotto senza successo nel Giardino Botanico di Rio de Janeiro.

  • Pyrrhura melanura Spix, 1824 - parrocchetto coda marrone (24 cm)

   È classificato in cinque sottospecie:

  • P. m. melanura, sottospecie nominale;
  • P. m. souancei, caratterizzata da un segno rosso sull'ala molto ampio e privo di giallo;
  • P. m. berlepschi, con scagliatura più chiara e diffusa sul petto e la banda alare rossa priva di giallo;
  • P. m. pacifica, con scagliatura ridotta e poco evidente e senza lo scudo ventrale;
  • P. m. chapmani, con scagliatura sulla gola sfumata in bianco mentre la sfumatura sulla parte alta del petto è in giallognolo, presenta lo scudo ventrale ridotto e il becco di tonalità più chiara.
  • Pyrrhura molinae (Massena e Souancé, 1854) - parrocchetto guance verdi (26 cm)

È classificato in cinque sottospecie molto simili tra loro e che variano solo per una maggiore o minore diffusione della scagliatura oltre che per una colorazione più o meno intensa del verde. Inoltre si differenziano anche per l'areale di diffusione, che si colloca nel centro dell'America meridionale.

  • P. m. molinae, sottospecie nominale, ha una diffusione limitata a un areale di foresta primaria nella Bolivia orientale;
  • P. m. phoenicura, localizzata nella parte centro-occidentale del Mato Grosso in Brasile e nel nord-est della Bolivia;
  • P. m. sordida, distribuita nella parte sud-orientale del Mato Grosso;
  • P. m. restricta, localizzata nelle aree di Palmaito e Chiquitos (Bolivia);
  • P. m. australis, diffusa nel nord-ovest dell'Argentina.

   È il tipico uccello di foresta, che predilige il fitto della vegetazione e vive sulle cime degli alberi; si muove in gruppi di una ventina di individui. È stato avvistato fino a quote attorno ai 2900 metri, ma non è escluso che salga anche oltre. Comune in natura, in cattività si è adattato benissimo e si riproduce con grande facilità. Più volte è stato osservato che due femmine depongono nello stesso nido e allevano insieme ai rispettivi maschi la prole ottenuta. L'elevata prolificità è dimostrata dal caso di un allevatore, Brian Boswell, che nel 1982, allevando i piccoli a mano, ha ottenuto da una sola coppia ben 32 novelli.

  • Pyrrhura orcesi Ridgely e Robbins, 1988) - parrocchetto di El Oro (22 cm)

   Endemico dell'Ecuador, è una specie relativamente nuova alla scienza, essendo stato scoperto solamente nel 1980, e non si sa ancora molto della sua biologia. Quasi completamente color verde scuro, ha la fronte rossa (assente però nella femmina) e i margini interni delle ali sono bluastri.

   Vive in gruppi composti da 4 a 12 esemplari e la sua stagione riproduttiva va da marzo a giugno. Si nutre soprattutto di frutti e semi tra la volta della foresta. Gli immaturi vengono nutriti con cibo rigurgitato dagli adulti. I suoi richiami sono costituiti da brevi strilli di tono elevato e da squitti continui che l'uccello emette quando è in volo e mentre va in cerca di cibo. Come la maggior parte dei pappagalli, è una specie molto sociale e vola e si nutre in gruppi numerosi.

   La deforestazione indiscriminata e la frammentazione delle foreste per fare spazio ai pascoli hanno ridotto notevolmente l'areale della specie. Questo degrado danneggia i luoghi di nidificazione e le aree di foraggiamento necessarie alla sopravvivenza e alla riproduzione del parrocchetto. Il suo areale comprende solamente le pendici occidentali delle Ande ecuadoriane; una parte del suo habitat è protetta all'interno della Riserva Ecologica di Buenaventura. In questa riserva sono stati installati dei nidi artificiali per cercare di promuovere la riproduzione della specie. Tale progetto ha avuto successo e sono in corso altri progetti per garantire la sopravvivenza a questa specie.

  • Pyrrhura perlata (Spix, 1824) - parrocchetto pancia cremisi (24 cm)

   Vive nel Bacino del Rio delle Amazzoni nel Brasile settentrionale e nella Bolivia nord-orientale. Anche se non rischia ancora l'estinzione è sicuramente una specie vulnerabile, dato che il suo habitat è fortemente compromesso dalle attività umane, ovvero deforestazione e costruzione di dighe con conseguente allagamento delle foreste. In cattività non è diffusissimo ma si riproduce con una certa facilità.

  • Pyrrhura pfrimeri Miranda-Ribeiro, 1920 - parrocchetto di Pfrimer

   È endemico degli Stati brasiliani del Goiás e del Tocantins, dove vive solamente nelle foreste semi-decidue della Caatinga.

   In passato è stato spesso considerato una sottospecie del parrocchetto guance bianche, dal quale si differenzia per l'areale, per la scelta dell'habitat e per alcune caratteristiche del piumaggio (a differenza del parrocchetto guance bianche presenta una macchia chiara sulle copritrici auricolari molto ridotta). Uno studio recente basato sull'analisi del DNA mitocondriale ha confermato il suo status di specie separata.

   Questo parrocchetto è incluso da BirdLife International tra le specie in pericolo. La sua sopravvivenza è minacciata soprattutto dalla continua deforestazione che mette in pericolo un habitat già gravemente compromesso, ma anche le catture per il commercio di animali da voliera giocano una parte importante.

  • Pyrrhura picta (Müller, 1776) - parrocchetto pittato (22 cm)

   Si presenta in sette diverse sottospecie alcune assai simili tra loro:

  • P. p. picta, sottospecie nominale;
  • P. p. amazonum, simile alla precedente ma con minore presenza del colore blu sulla testa;
  • P. p. microtera, simile alla precedente;
  • P. p. lucianii, che al posto del blu sulla testa presenta un grigio-azzurro;
  • P. p. roseifrons, con fronte e corona rossa;
  • P. p. subandina, con un evidente segno rosso dal becco all'occhio, che è completamente cerchiato;
  • P. p. caeruleiceps, simile alla precedente.

   Ha un areale ampio che comprende le Guyane, il Venezuela, l'intero bacino del Rio delle Amazzoni, il Perù nord-orientale e il nord della Bolivia. Esistono poi due popolazioni isolate localizzate nel nord della Colombia. Ampiamente diffuso in natura, tranne che in Colombia, è invece raro in cattività dove mal si adatta. La stagione riproduttiva inizia attorno al mese di febbraio in Colombia e ad agosto in Bolivia.

  • Pyrrhura rhodocephala (Sclater e Salvin, 1871) - parrocchetto testa rosa (24 cm)

   Specie affine al P. melanura, si diversifica per fronte e corona rosse, assenza di scagliatura, bordo alare bianco e remiganti blu. Vive nel nord-ovest del Venezuela a quote tra i 1500 e i 2000 metri.

  • Pyrrhura rupicola (Tschudi, 1844) - parrocchetto capinero (25 cm)

   Questa specie, molto simile al P. melanura, è classificata in due sottospecie: P. r. rupicola e P. r. sandiae. Vive nel bacino del Rio delle Amazzoni.

  • Pyrrhura viridicata Todd, 1913 - parrocchetto di Santa Marta (25 cm)

   Questa specie, affine al parrocchetto panciacremisi ma diversa nella colorazione, si presenta completamente verde, con una banda rossa sul petto e lo scudo ventrale ridotto, sfumature rosse anche sulla spalla, sul sottocoda, sotto l'ala, insieme a un po' di giallo, e nella zona periauricolare. Ha un areale ridottissimo, nella Sierra Nevada di Santa Marta in Colombia, dove abita la foresta primaria tra i 1800 e i 2800 metri. Le coltivazioni di marijuana e di cocaina prima, i diserbanti per distruggere la droga poi, hanno ridotto il suo habitat a circa il 15% di quello che era pochi anni fa portando la specie sull'orlo dell'estinzione. In natura ne esistono non più di 200 esemplari.



Bibliografia:


 it.wikipedia.org/

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  • Juniper, Tony & Parr, Mike (1998): Parrots: A Guide to Parrots of the World
  • Lowell, Michele (1994): Your Pet Bird: A Buyer's Guide
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  • Hoyo, J., Elliott, A., & Sargatal Handbook of the Birds of the World. Vol. 4
  • Joseph M. Forshaw, Parrots of the World; an Identification Guide
  • Schulenberg, T., D. Stotz, D. Lane, J. O'Neill, & T. Parker III. 2007. Birds of Peru

 


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